giovedì 14 luglio 2011

Una giornata a Zoomarine


Erano anni che aspettavamo di vedere i delfini. Forse ne avevamo avvistati in lontananza, nelle lunghe ore di navigazione a vela, saltare dietro ai pescherecci, ma la sicurezza non l'ho mai avuta perché, da lontano, anche le creste delle onde sembrano delfini. Era un modo per fare passare il tempo alla piccina: "Mamma Mamma, li ho visti", a forza di passare ore a scrutare l'orizzonte alla fine ne eravamo convinti tutti. Quest'anno ho pensato di portarla a vedere dei delfini veri che, in una vasca gigantesca, a distanza ravvicinata hanno compiuto evoluzioni emozionanti. Io mi sono commossa, anche perché di solito gli animali in cattività mi fanno pena, in questo caso, invece, ho pensato che stavano sicuramente più al sicuri nelle loro vasche che in mezzo al mare, dove la cattiveria degli uomini riesce quasi sempre a raggiungerli. E mi sono sembrati superiori, molto superiori a noi, io invece mi sono un po' vergognata di essere un essere umano, avrei voluto, in quel momento, essere una foca o un ornitorinco, mi sarei sentita addosso una maggiore dignità.

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