giovedì 16 agosto 2012

Ricordi d'estate

Il Cagnolino Abbiamo fatto carburante e dobbiamo staccarci dal molo. Il vento ci spinge verso il molo quindi è un po' difficile staccarci, penso di mettere un piede sulla banchina per spingere in senso contrario. Non che ne sia convinta, ma vedo tanti che lo fanno, riuscirà anche a me. Appena metto il piede in evidenza vedo un cagnolino che si precipita verso di esso abbaiando a più non posso. Io atterrita e il benzinaio tranquillo:"Abbaia perché teme che qualcuno possa rovinare i parabordi del molo". A me, in mare, fare carburante mette sempre l'ansia.
Il Canottista Pomeriggio torrido, siamo fermi in porto per riordinare e preparare i bagagli per il ritorno. Non c'è molto movimento di barche, soprattutto le barche a motore, per uscire hanno bisogno di molto carburante e, con i prezzi in ascesa, sono solo pochi a poterselo permettere. Ad un tratto, all'orizzonte, si staglia un canotto, sì, un canotto di circa tre metri, di quelli che si comprano ai bambini e si portano sulla spiaggia. Il canottista che lo conduce non fa altro che lasciarsi trascinare dalla corrente. C'è vento, la corrente è piuttosto forte e lo spinge verso l'uscita del porto, ma egli è tranquillo, seduto dentro il suo canotto si lascia trascinare, fa un giro su se stesso, poi sembra andare verso gli scogli, poi il canotto cambia rotta e alla fine esce dal porto. Diventa un puntino giallo lontano lontano. Mi assale subito un pensiero, come riuscirà a risalire la corrente e il vento contrari con un canottino e due piccoli remi? E invece ci riesce, dopo qualche ora lo vedo rispuntare, quattro o cinque colpi di remo, poi un istante di riposo e così si è trascorso un pomeriggio low cost. Il premio guscidinoce per l'imbarcazione più improvvisata lo vince sicuramente lui, il canottista, davvero ineguagliabile per inventiva, il coraggio e la splendida esecuzione tecnica.

Nessun commento:

Posta un commento